Suor Maria d’Amato

Ciao a tutti. Mi chiamo Maria, ho 21 anni e sono di Amalfi.

Il 2 febbraio scorso ho bussato alla porta del Monastero SS. Redentore a Scala (SA) chiedendo di essere accolta nella Comunità delle Monache Redentoriste e iniziare il mio cammino sulle orme del Signore. Prima di compiere un passo così importante, e tanto atteso da parte mia studiavo Medicina presso l’Università Cattolica a Roma.

La mia grande passione, coltivata fin da piccola, era di diventare “medico senza frontiere” e impegnarmi nelle missioni umanitarie. Perché allora mi trovo in Monastero, in clausura? Cercherò di raccontarvi la mia storia. Conoscevo già da tempo la Comunità Redentorista grazie alla partecipazione agli incontri di Scuola di Preghiera per i giovani tenuti ogni mese presso il Monastero.

In quei giorni condividevo la mia fede con tanti giovani provenienti da diversi paesi. Ho scoperto l’immensa bellezza della preghiera, ho conosciuto Dio come il Padre che ha a cuore la mia vita. Ho iniziato a partecipare più spesso alla preghiera dei Vespri e alla Messa e ho vissuto l’esperienza di alcuni ritiri. Intanto portavo avanti i miei studi. Avevo tutto: la mia famiglia, l’università che tanto amavo, gli amici, lo sport, ma in quei mesi, anzi in quei due anni, che sognavo come i più belli della mia vita iniziai a provare una grande inquietudine e insoddisfazione.

Ogni attività non appagava più i miei desideri. Ogni cosa aveva perso valore. Provavo un crescente amore per la preghiera e il raccoglimento. Iniziai a riconoscere la voce del Signore che mi chiamava a una forte unione con Lui, mi insegnava l’importanza del dono di sé e della collaborazione alla Sua opera di Redenzione. Non potevo ormai più resistere a questa chiamata d’amore.

Il mondo della Medicina non era più la mia strada e decisi così di interrompere gli studi: avrei curato ogni cuore, ogni anima… tutta l’umanità! Ho scoperto che la Chiesa ha un cuore che batte dando vita e forza a tutte le sue membra, che è costituito da coloro che si consacrano a una vita di comunione con Dio e di carità fraterna. Così ho deciso di incamminarmi nell’impegnativa ma bellissima sequela del Signore. Ho trovato in questa Comunità il luogo dove Gesù mi aspetta e accoglie.

Ora sono una postulante Redentorista, e sono felice. Ma non finisce qui la mia storia perché la mia avventura inizia adesso. Mi affido a Gesù certa che nella Sua volontà non finirà mai di guidarmi e stupirmi… il Signore chiede tutto ma dona molto di più!

Maria D’Amato, Postulante Redentorista (2008)

LA MIA GIOIA SIA IN VOI!!!
E’ proprio vero…una gioia grande è in fondo un po’ come una malattia che non si riesce a tenere per sé ma diventa per forza contagiosa…e allora provo con poche parole a comunicarvi la mia gioia, provata sabato 31 Maggio, il giorno in cui il Signore mi ha consacrata a sé per sempre mediante la preghiera del nostro Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli nella Celebrazione Eucaristica da lui presieduta nella Chiesa del Monastero SS. Redentore a Scala (SA).
Sono arrivata all’altare di Dio con la lampada accesa portando a Lui in quella luce tutto il cammino percorso finora, le parole con cui mi ha guidato, le esperienze in cui mi ha preso per mano e tutta me stessa per dare compimento al suo Amore e alle sue promesse.
La Celebrazione è stata un susseguirsi di momenti molto emozionanti e significativi: con la prostrazione accompagnata dal canto delle litanie dei santi il mio Signore “ha riversato” su di me la forza del suo Spirito ed “un carico” di preghiera per farmi sperimentare ancora una volta che la sua fedeltà è per sempre, il suo dono totale, la sua gioia reale (lampi, tuoni e pioggia hanno caratterizzato questo momento… un segno della presenza di Dio?!). Ho proclamato la mia volontà di essere sua Viva Memoria con i voti di castità, povertà e ubbidienza ed essere sentinella per chi cerca il volto di Dio. Per “sigillare” le nozze con Cristo Sposo ho ricevuto poi l’anello che raffigura due mani unite come segno di alleanza eterna, preceduto da queste parole: “Sposa dell’eterno Re, ricevi l’anello nuziale e custodisci integra la fedeltà al tuo Sposo…”.
Ora sono sposa di Cristo per sempre, chiamata a custodire l’Amore ricevuto e tutte le persone che il Signore mette sul mio cammino, soprattutto le consorelle della mia Comunità Redentorista… a chi mi chiede (o starà pensando!): ma non hai paura del “PER SEMPRE”? mi viene spontaneo rispondere che Colui che ha iniziato la sua opera in me mi stava aspettando DA SEMPRE e  SEMPRE mi accompagna. Il suo “SEMPRE” costruirà il mio “PER SEMPRE”!
Infine come ogni contagio che meriti, non mi resta che lasciarvi questa gioia perché si sviluppi, si diffonda, si manifesti in ogni contatto, in ogni incontro… per essa non c’è cura che la elimini, semmai che la moltiplichi e forse in questo caso, solo in questo, possiamo dire…meno male!