Preghiera

E’ opera dello Spirito Santo in noi che ci permette di riconoscere Dio come Signore e gridare “Abbà, Padre”. Pregare non è un compito, né per noi né per nessun battezzato…La preghiera è un respirare l’aria di Dio, un concedersi al Suo Amore. Come monache contemplative, non preghiamo “al posto degli altri” né tanto meno “meglio degli altri”! Piuttosto vorremmo essere testimoni dell’essenzialità di questo respiro senza il quale non c’è vita. Ancora una volta “viva memoria” della preghiera di Cristo stesso che nel mondo era incessantemente in dialogo col Padre. Per continuare con l’immagine del respiro… Noi non siamo chiamate a respirare coi polmoni o con la bocca di un altro, al posto suo, e neanche siamo quelle del pronto soccorso che possono fare una specie di respirazione artificiale, perché l’aria che vogliamo trasmettere e comunicare non è la nostra. Però possiamo indicare zone di aria pura, possiamo impegnarci a mantenerla un po’ più limpida, possiamo portare chi ci incontra vicino alla Sorgente come quando si porta un malato accanto alla finestra per farlo respirare meglio. Insomma, la nostra preghiera ha uno specifico che è quello dell’intercessione, letteralmente “camminare in mezzo”. Forse davanti ai vostri occhi si presenta ora la scena del Vangelo in cui il paralitico venne calato dal tetto da quattro amici che riconobbero in Gesù la salvezza, l’Aria pura. Quei quattro si misero in mezzo, tra il malato e Dio, e la loro preghiera venne esaudita… In questo senso, noi siamo veramente missionarie nella preghiera…